Culla per neonato: guida all’acquisto

Quando arriva un bimbo in famiglia, le emozioni che si rincorrono sono indubbiamente tante e tutte speciali. Le si vive in diversi momenti, tra cui gli acquisiti di accessori e mobili per la cameretta.

Tra questi, rientra la culla per neonato. I modelli disponibili in commercio sono numerosi. Ecco perché è il caso di passarli in rassegna in quella che, a tutti gli effetti, può essere considerata come una guida all’acquisto.

Culla in legno

Le culle in legno rappresentano il non plus ultra nei casi in cui si ama l’idea di arredare la zona dedicata al sonno del neonato con un mood classico. Sono diverse le tipologie di legno con le quali si può realizzare questa fantastica culla.

Una delle più popolari è indubbiamente il vimini. 

La culla in legno, dal mood meravigliosamente retrò, è caratterizzata, quasi sempre, dalla presenza di veli, utili per proteggere il neonato da insetti come le zanzare.

Nel momento in cui si sceglie il modello specifico più adatto alle proprie esigenze, è consigliabile orientarsi verso uno che sia caratterizzato dalla presenza di ruote, un dettaglio che fa la differenza dal punto di vista della praticità.

Culla da attaccare al letto

La culla da attaccare al letto è una soluzione che, negli ultimi anni, ha acquisito una grande popolarità tra i neo genitori.

Il motivo è legato alla comodità che permette di apprezzare nei casi in cui si ha la necessità di allattare di notte.

La mamma lo può infatti fare senza bisogno di alzarsi. La culla, infatti, è allo stesso livello del materasso del letto dei genitori, al quale è attaccata tramite un sistema di fissaggio brevettato e, di riflesso, garanzia di sicurezza.

Un indiscusso vantaggio, oltre alla comodità, è la versatilità. Le culle in questione, infatti, sono adatte a diverse tipologie di letto, anche quelli con il cassettone.

Culla ovale

La culla ovale, caratterizzata dalla presenza di sbarre, è una soluzione che si presta molto bene nei casi in cui si ha la necessità di ottimizzare le spese. Questa tipologia di culla, infatti, è quasi sempre proposta in modelli che si allungano e che si adattano, man mano che passa il tempo, alla crescita del piccolo. In alcuni casi, diventano dei letti che possono essere utilizzati senza problemi anche a 6 – 7 anni.

Lettino con sponda a scomparsa

A 5 – 6 mesi, il piccolo può essere messo a dormire nel lettino, da scegliere, se possibile, con sponda a scomparsa

Perché si tratta di un dettaglio da non trascurare? Per due motivi. Il primo riguarda la possibilità, regolando l’altezza del materasso, di rendere il lettino adatto al co-sleeping. Il secondo, invece, è legato al fatto che, nel momento in cui impara ad alzarsi in piedi, il bambino non rischia di cadere di testa sul pavimento.

Culla a dondolo

La culla a dondolo può essere realizzata in diversi materiali, dal legno al poliestere. L’unica differenza rispetto alle altre tipologie di culle riguarda la presenza di un sistema di oscillazione che consente di addormentare il piccolo grazie a un piacevole dondolio.

Può rivelarsi una soluzione azzeccata nei frangenti in cui, per esempio, si ha un bambino molto piccolo e la necessità di gestirne un altro leggermente più grande.

Consigli generali

A prescindere dalla tipologia, che va selezionata sulla base del budget e delle esigenze pratiche familiari, la scelta della culla deve ricadere sui prodotti di un fornitore certificato e con alle spalle anni di esperienza nel mondo dell’infanzia.

Solo così, infatti, si ha la massima garanzia di qualità dei materiali e si possono apprezzare tutte le certezze del caso per quanto riguarda la sicurezza. Non bisogna mai dimenticare che ogni dettaglio dello spazio dove il piccolo dorme è funzionale alla riduzione del rischio di SIDS, la sindrome della morte in culla.