Passa un emendamento del PD: Basta stipendi in contanti

Alla Commissione lavoro della Camera è passato un emendamento proposto dal PD secondo il quale non potranno più essere erogati emolumenti da prestazione lavorativa in contanti ma solo attraverso mezzi tracciabili come un bonifico, assegno, pagamenti elettronici o mandati di pagamento bancari; in sostanza si potranno adottare varie forme di pagamento, massima libertà su questo ma con l’esclusione dei contanti.

Questo emendamento ha una doppia valenza: innanzitutto quella di consentire al fisco di avere il pieno controllo dei flussi di denaro anche nell’ambito lavorativo e secondo quello di contrastare la diffusa abitudine di molti di pagare sottobanco, in nero almeno una parte di retribuzione mettendo in atto un’evasione fiscale e contributiva.

La strada dell’emendamento

Si sta mettendo a punto il testo della Legge di Bilancio, quindi non deve stupire se in questi giorni si assommano le notizie a raffica a proposito di emendamenti approvati e bocciati, tutti provvedimenti che vengono valutati, discussi e votati nelle varie commissioni ma che poi devono ancora passare al vaglio della Commissione Bilancio che dee anche rivalutare tutto alla luce delle disponibilità di bilancio e in via formale dell’ammissibilità dei vari emendamenti nell’ambito della Legge di Bilancio o se al contrario gli stessi emendamenti devono seguire strade diverse. L’emendamento sugli stipendi prevede una sanzione di 5 mila Euro in caso di trasgressione ma il problema resta sempre lo stesso: come e chi vigilerà affinché sia rispettato?