Manutenzione ordinaria e straordinaria caldaie: le differenze

Sulle spalle degli amministratori di condominio troviamo diversi oneri, tra cui anche quello di occuparsi della manutenzione e del funzionamento corretto dei vari impianti di riscaldamento. Proviamo ad approfondire il discorso legato alla manutenzione ordinaria e alle differenze che intercorrono rispetto a quella straordinaria.

Il proprietario di uno stabile oppure l’amministratore di condominio, ove presente, dovranno occuparsi di diverse attività in base a quanto previsto dalla legge. Si va dall’esercizio fino alla conduzione, ma anche alla verifica e alla manutenzione degli impianti di riscaldamento centralizzati. Proprio per questo motivo, è fondamentale essere adeguatamente attrezzati in via preventiva e avere sempre dei numeri da chiamare per contattare l’assistenza caldaie Milano, o in qualunque altra città risiedete, se si dovessero verificare dei guasti o dei malfunzionamenti.

La manutenzione ordinaria e quella straordinaria: definizioni

Si tratta di un’attività che prevede di portare a termine una serie di operazioni molto semplici in sé e per sé, ma che risultano essere fondamentali per verificare sempre il corretto funzionamento dell’impianto. In questo caso, vengono impiegati degli strumenti piuttosto comuni e le attività vengono svolti generalmente entro lo stesso ambiente dove si trova l’impianto. Interventi che sono elencati all’interno del libretto d’uso della caldaia.

La manutenzione che ha carattere straordinario, invece, prevede lo svolgimento di una serie di attività che hanno come obiettivo principale quello di ripristinare un normale funzionamento dell’impianto, nel caso in cui quest’ultimo sia stato danneggiato e non presenti una serie di malfunzionamenti. In questo caso, è chiaro che vengono usati una serie di attrezzature e di strumenti diversi, dal momento che gli interventi, nella maggior parte dei casi, consistono in riparazioni oppure sostituzioni di componenti dell’impianto in maniera parziale o totale.

Quali sono le principali differenze

Proviamo a dare uno sguardo a quelli che sono gli aspetti che differenziano le due attività di manutenzione. Sono essenzialmente tre i fattori che fanno la differenza e corrispondono alla periodicità, alla profondità e all’abilitazione.

Cominciamo a parlare della periodicità. La manutenzione ordinaria della caldaia prevede una frequenza programmata e costante. In base a quanto previsto dalla normativa attualmente in vigore, infatti, non c’è un obbligo di un intervento con cadenza annuale, ma è necessario seguire e rispettare quanto viene scritto all’interno del libretto della caldaia.

Il discorso cambia in tutto e per tutto per le attività di manutenzione straordinaria. Infatti, in questo secondo caso manca del tutto il carattere di regolarità, dato che non ci sono degli interventi programmati o previsti per legge. Si tratta di operazioni che servono a risolvere un problema emerso all’improvviso, che può essere un guasto, una rottura di una componente o un cattivo funzionamento dell’impianto. Dato che sono interventi che vengono portati a termine a seguito di una segnalazione, ecco che la manutenzione straordinaria si verifica solamente in questi casi.

Dal punto di vista della profondità d’azione, le due tipologie di intervento sono differenti. Infatti, le attività di manutenzione ordinaria si caratterizzano per avere uno scopo tendenzialmente preventivo, visto che vengono eseguite con l’intento di garantire adeguata salvaguardia al funzionamento dell’impianto di riscaldamento nel suo complesso. Queste attività consistono sostanzialmente in pulizia dei componenti principali, controlli di diverso tipo e regolazioni varie.

Nel caso della manutenzione straordinaria, ecco che si interviene quando il guasto è già insorto. Di conseguenza, serve prevedere un intervento molto più complesso, in cui spesso e volentieri si devono sostituire dei pezzi, effettuare delle riparazioni e così via. Infine, la manutenzione ordinaria può essere svolta solo ed esclusivamente da un professionista qualificato, che può essere un idraulico o un caldaista. Nel caso di quella straordinaria, l’intervento può essere effettuato solamente da ditte specializzate e con idonea abilitazione.