Come mettere in sicurezza la cucina

Per quanto venga considerato uno degli ambienti più belli e vissuti della casa, la cucina rappresenta anche una stanza con maggiori pericoli. Simultaneamente operano infatti caso, acqua ed elettricità. Per tale ragione bisogna rispettare delle piccole semplici regole, che vedremo di seguito al fine di tenere in sicurezza tutta la cucina.

Ti sei mai chiesto a cosa servono le elettrovalvole a gas? Ti sei mai chiesto il motivo per cui tenere chiuse le chiavette dell’acqua quando manchi da casa? Insomma, i gesti da compiere per vivere in un ambiente che non metta a repentaglio la nostra incolumità sono davvero pochi ma essenziali. Non resta altro che imparare a riconoscerli e ad inserirli in quelle che sono le nostre azioni quotidiane

Il piano cottura

Quello che preoccupa maggiormente di solito è nel piano cottura, in quanto a stretto collegamento con le condutture del gas. Per tale ragione sarebbe opportuno impermeabilizzare le stesse attraverso una guaina, questo affinché essere non entrano mai per nessun motivo a contatto con le condutture dell’acqua. Un’altra raccomandazione da fare concerne anche la protezione e conseguente isolamento della linea di alimentazione del piano cottura se a induzione. Questo in quanto essi devono essere dotati di termocoppia, ovvero di uno strumento grazie al quale in caso di mancanza di erogazione del gas, la fiamma si spegne e il fornello non funziona.

La cappa

Se si ha un piano cottura a gas allora automaticamente c’è bisogno di avere una cappa aspirante. Questo obbligo non esiste in caso di cucine ad induzione, anche se a scopo precauzionale se ne consiglia sempre la presenza.

Detto quanto, una cucina tradizionale non deve mai mancare di una buona aerazione, fatta quantomeno attraverso un paio di fori all’interno della parete, di cui uno va poso all’altezza del pavimento e l’altro all’altezza del soffitto. Le sezioni devono misurare in termini ei superficie almeno 1 metro quadrato. La cucina che si alimenta a gas propano prevede che queste due aperture siamo dirette, mentre in presenza di un piano a induzione l’apertura inferiore può essere indiretta.

Le Prese elettriche

Se la tua cosa è dotata di un impianto elettrico realizzato prima del marzo 1990 allora può essere considerato sicuro e a norma solo se prevedere un interruttore differenziale e di protezione dai sovraccarichi.

Se invece stiamo ideando la cucina adesso, la progettazione sarà moderna. Il che ci obbliga a collocare le prese elettriche a una distanza di almeno 60 cm dalle tubature d’acqua e dalle fonti di calore. Quindi niente prese in prossimità di piano cottura e di lavello.

Al contempo si raccomanda di apporre nella stanza almeno 5 prese, due delle quali a debita distanza, poste sul top della cucina. Questo ovviamente tralasciando il fatto che le cucine più moderne, con isole, hanno già in autonomia dei sistemi multipresa estraibili a norma.

La questione Elettrodomestici

Le normative europee hanno indicato infine la sussistenza di minimi requisiti di sicurezza di cui ogni elettrodomestico deve essere dotato. Non deve in primis mancare la marcatura CE sulla confezione del prodotto ancora meglio se affiancata al contempo dalle cifrature attestanti la qualità (quali cioè IMQ o ENEC).

Pur essendo la norma che ogni presa vada collocata ad un’altezza di 17 cm dal pavimento, è anche vero che alcune tipologie di dispositivi hanno bisogno di un’altezza minima di 30 cm. Sono semplici accortezze che bisogna tenere per evitare di create la situazione ipotetica per condurre corrente al di fuori dell’elettrodomestico stesso.

Abbiamo dunque indicato alcuni pratici consigli atti a tenere in sicurezza l’intero ambiente della cucina, a patto che ovviamente, la prima attenzione stia nei nostri piccoli gesti quotidiani.