Ristrutturare casa: combinare più pavimenti o ne basta uno solo?

Quando decidiamo di ristrutturare casa uno dei tanti dubbi che possiamo avere fa riferimento alla scelta dei pavimenti. Dando un’occhiata alle varie tipologie presenti in commercio non c’è che l’imbarazzo della scelta: marmo, parquet, gres, cotto: tutti con particolari interessante, tanto che ci chiediamo: ma non potremo averli tutti?

A parte un discorso puramente di buon gusto estetico e di coerenza stilistica (per il quale sarebbe comunque opportuno un consulto da un architetto o quantomeno un arredatore d’interni), dobbiamo tener conto non solo di assecondare i gusti personali, ma anche di considerare funzionalità e praticità.

Il momento delicato della scelta dei pavimenti

Sicuramente il colpo di fulmine quando vediamo i vari tipi di pavimento ha la sua importanza. Probabilmente la mente subito fantasticherà su come starebbe nella nostra nuova casa, e si potrebbe facilmente prendere una decisione frettolosa.
Dobbiamo però, prima di azzardare un acquisto, capire cosa ci ha spinto a credere che quello sia il pavimento dei nostri sogni. Se ad esempio ne abbiamo fatto una questione esclusivamente pratica, o una esclusivamente estetica; soprattutto dobbiamo provare a capire se realmente si tratta di una tipologia adatta al nostro ambiente e ad ottenere il risultato desiderato.

Pavimenti diversi in casa: ecco uno stile alternativo

Il mondo dell’arredamento cambia nel tempo, e cambiano gli stile e le mode, ma in epoca moderna è emersa la tendenza di alcuni a creare un’atmosfera differente in ogni stanza, aiutandosi anche con la scelta di pavimenti differenti a seconda della stanza che andiamo a completare. Ad esempio è consuetudine comune scegliere le piastrelle in ceramica per bagno e cucina, per una questione di praticità e resistenza nella fase di pulizia; si alterna questo pavimento alla scelta di cotto e parquet nel resto della casa, quindi soggiorno e camere da letto, in particolare in quest’ultime perché si preferisce avere superfici meno fredde, soprattutto quando ci si veste o ci si alza la mattina, momenti in cui spesso si sta a piedi nudi.

Questo non significa che si debba per forza usare questo schema, infatti oggi i moderni pavimenti in legno di alta qualità possono essere tranquillamente e senza nessun timore usati anche in ambienti come bagno e cucina, l’importante è che il produttore certifichi la resistenza all’acqua e all’umidità, e che i posatori facciano un buon lavoro in fase di installazione. Nel sito parquetsartoriale.com è possibile vedere molti esempi di pavimenti in legno in cucina o bagno, e se il produttore (come in questo caso) certifica con una precisa garanzia la tenuta del legno in ambienti molto umidi o la resistenza alle macchie anche più difficili, si può andare sul sicuro.

È infine anche possibile alternare due differenti tipi di pavimento nella stessa stanza. Ad esempio c’è chi unisce delle esagone decorate con listoni di parquet. Si otterrà in questo modo sicuramente un pavimento molto personale, di qualità artigianale, lavorata nei minimi particolari.

Pavimento unico in casa: scelta elegante e pratica

Chi si è posto come obiettivo quello di ricreare un’atmosfera elegante sceglierà il pavimento fatto di un unico materiale per tutta la casa.

Soprattutto quando l’appartamento non è troppo grande, gli interior designer consigliano spesso la scelta di un solo tipo di pavimenti. Un’opzione che tuttavia si adegua bene anche a case suddivise su più livelli, regalando un’idea di continuità a tutta l’abitazione, ed in questo caso la scelta decisamente più raffinata e adatta a tutti gli ambienti, donando calore e un senso di maggiore intimità ed accoglienza, è senza dubbio il parquet.