Morte di Prince, oggi l’autopsia per chiarire circostanze del decesso

La notizia della morte di Prince sta facendo il giro del mondo, come tutte le voci e le insinuazioni su questo misterioso decesso. Dai primi rapporti, si evince che in un primo momento nessuno avrebbe riconosciuto il famoso cantante di Minneapolis, un uomo che, secondo l’inchiostro delle carte, era stato trovato in fin di vita nell’ascensore della villa. Prince Rogers Nelson, il vero nome del folletto di Minneapolis, una leggenda nel firmamento musicale, quanto Michael Jackson e David Bowie.

Quando una stella della portata di Prince muore, è ovvio che i giornali scandalistici ci vadano a nozze con le più piccole e remote indiscrezioni. Second Tmz, il malore che aveva colpito il famoso cantante il 15 aprile, liquidato dal manager come banale influenza, sarebbe stata una overdose di oppiacei, tanto grave da costringere il jet privato a un atterraggio di emergenza e il ricovero in una clinica specializzata in casi di overdose. Prince decise di tornare a casa in quanto non disponibile una camera singola. Per questo le autorità di polizia hanno disposto per oggi l’autopsia del cantante, almeno per chiarire se all’origine del decesso ci sia stato o meno un atto violento.

Tmz è stato il primo organo stampa a dare la notizia terribile della morte di Prince a 57 anni. Artista poliedrico: ha saputo sempre cavalcare le avanguardie del momento, lanciando anche nuovi generi musicali, dagli Anni Settanta in poi, conquistando le vette delle classifiche e un folto numero di fans di tutte le età, abituati alle sue intemperanze (tanto che si pensava, in un primo momento, che la notizia fosse una bufala).

AGGIORNAMENTO 23/04/2016: Si è conclusa l’autopsia sul cantante e secondo i primi risultati, Prince non si sarebbe suicidato né stato vittima di un crimine violento. Bisogna aspettare gli esami tossicologici per confermare la presenza o meno di sostanze stupefacenti o altro. E’ stato scoperto un vero e proprio tesoro fatto di brani inediti, demo registrati e spartiti, così tanti che, a detta dell’entourage del cantante, basterebbero a far uscire un album all’anno per 100 anni.