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Micoterapia e amici a quattro zampe: curarli con i funghi si può

Sin dalle epoche più remote, soprattutto in oriente, le popolazioni sono state abituate ad utilizzare la micoterapia per favorire la salubrità e assicurarsi quanta più longevità possibile. Stando alla tradizione cinese, i composti a base di funghi potevano essere assunti per la nutrizione profonda dei tessuti, oltre al fatto che miglioravano i processi di pulizia dell’organismo dalle tossine. In più ottimizzava la funzionalità di fegato e reni.

La cosa particolare della cura con estratto di funghi, provata anche grazie a numerosi studi scientifici, è che essa vale non solo per l’organismo mano ma anche sugli animali, che possono beneficiare di tutte le sostanze benefiche in esso contenute.

Micoterapia e amici a quattro zampe: i vantaggi per il fegato

All’interno di molte specie di funghi sono contenuti i beta glucani, complesse molecole che partecipano a circoscrivere la fase accrescitivo di cellule tumorali. Pur se ognuno di essi ha le sue caratteristiche particolari, in linea di massima quasi tutti modulano la risposta immunitaria e favoriscono l’andamento del metabolismo del nostro amico a quattro zampe.

Il loro utilizzo può essere frequente soprattutto se il nostro animale è  affetto da una qualunque patologia tumorale, non solo per l’azione di controllo ma anche per le sostanze e per le azioni antiossidanti e detossificanti.

Pare infatti che, cani o gatti che siano, tendono spesso ad avere i valori alterati delle transaminasi, scientificamente dette ALT/AST o GPT/GOT e misurabili nel sangue. Si tratta di valori enzimatici che indicano lo stato di salute del fegato, motivo per cui se i loro livelli si allontanano troppo dai valori di riferimento ideali, significa che l’animale abbia l’organo in sofferenza

I valori degli enzimi si alterano soprattutto in prossimità dell’età avanzata, il che vuol dire necessariamente che anche il fegato sta invecchiando. Il tempo che passa lo destabilizza al punto tale da creare una insufficienza epatica. E qui entrano in gioco i funghi, che migliorano il funzionamento del fegato.

Quali funghi usare per micoterapia e amici a quattro zampe

Se in presenza di analisi del sangue, il nostro amico a quattro zampe risulta in una situazione di insufficienza epatica e transaminasi alte, la situazione non va presa sottogamba. Anzi il consiglio è quello di usare l’azione combinata di 4 funghi micoterapici, Reishi, Cordyceps, Maitake e Agaricus. Tutti insieme questi quattro rimedi, se dati in contemporanea agli animali, avranno una efficacia tale da far rientrare i valori elevati delle transaminasi nella norma anche in tempi molto celeri, tipo un mese o due.

Oltretutto, insieme questi funghi compiono delle azioni depurative e anche produttive del fegato, dal momento che rendono più forte ogni cellula, migliorando anche le funzionalità. In effetti, se ci pensiamo bene, la micoterapia aiuta la digestione del nostro cane e/o fatto, generando un risparmio di energia.

Qualora ci dovesse essere pure un accumulo di grassi a livello epatico, si può anche assumere il fungo Pleurotus, che consente l’eliminazione di tutti quei grassi che si sono aggregati a livello epatico. I benefici non sono solo questi, visto che il benessere può riguardare tanti altri organi o parti del corpo, tipo rene, cuore, pelo ed altro ancora. Per maggiori informazioni visitare il sito www.freelandtime.com.

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