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Pani regionali: ispirazioni per fare il pane in casa

Sin dal principio delle prime restrizioni dovute all’emergenza covid, è salita alla ribalta un fenomeno positivo: quello del riscoprire il cibo fatto in casa. E, come ben tutti sappiamo oramai, tra i piatti e le pietanze maggiormente apprezzate dagli italiani figura il pane fatto in casa.

Oggi andremo quindi a riscoprire una serie di ricette locali e regionali utili a poter sfornare alcune tra le pagnotte più gustose che il Bel Paese ci riserva, avendo a portata di forno tutti i migliori pani che ci siano.

Prima di iniziare però, vi consigliamo la visione di questo sito di notizie, dove potrete trovare tra le altre cose anche una sessione riguardante dieta e cibo sano.

Tipologie di pane da sfornare

Per chi è pronto a cimentarsi in questo tipo di opere culinarie, è possibile scegliere tra una vastissima scelta di ricette tutte da provare e gustare. Ma non solo: i prodotti di panetteria sono una costante del genere umano e grazie ad internet abbiamo alla nostra portata ricette e tipologie di pane provenienti da tutto il mondo. Basterà soltanto avere un forno, un po’ di pazienza e tanta, tanta passione.

Tra le tipologie di pane da sfornare più apprezzate ricordiamo:

  • Pane di Altamura (Puglia): prodotto di panetteria tradizionale di Altamura, è famoso in tutto il mondo per essere un pane con un’ampia grotta croccante e una mollica densa e vellutata caratterizzata da un colore giallo paglierino. Lo si può trovare non solo nell’omonimo paese, ma in diversi territori della murgia comprendenti Altamura, Gravina di Puglia, Santeramo in Colle, e Poggiorsini. Viene preparato con semola di grano duro rimacinata, acqua sale e lievito madre.
  • Pane dei Camaldoli (Campania): conosciuto comunemente a Napoli col nome di “pane cafone”, è un pane tipico della tradizione culinaria napoletana il cui nome deriva dalla collina dei Camaldoli, situata a nord-ovest della città. Sono grandi forme di pane dalla forma rotonda e cotte in forno a legna che possono raggiungere anche i 4 kg di peso, caratterizzato da una mollica alta di colore paglierino e una crosta decisamente spessa e croccante. Viene realizzato sciogliendo il lievito di birra in acqua tiepida, per poi aggiungere lo zucchero, l’olio, e in maniera graduale le farine setacciate da mescolare per bene per poi mettere infine il sale nell’impasto.
  • Pane di Montecalvo (Campania): è un pane tipico di Montecalvo Irpino, comune in provincia di Avellino facente parte della comunità montana dell’Ufita. Si ottiene con l’impiego di farina di semola di grano duro rimacinata della varietà locale Saragolla (una varietà prodotta localmente e tutelata quale prodotto agroalimentare tradizionale) per poi essere mescolata con acqua, sale e lievito madre.
  • Focaccia genovese (Liguria): un pane al piatto (massimo 2 cm) condito con spennellate di un composto fatto da olio extravergine d’oliva, acqua e sale grosso. E’ conosciuto localmente col nome dialettale di “fügassa” e viene consumato solitamente come “rompi digiuno” in qualità di aperitivo o a colazione.
  • Michetta (Lombardia): conosciuta nella zona della bergamasca come “stellina”, è un tipo di pane soffiato (ergo: cavo al suo interno) con un tipico stampo a stella con un cappello centrale. Viene utilizzato principalmente per preparare panini farciti.
  • Piadina (Emilia-Romagna): è un prodotto composto da una ostile focaccia fatta di farina di grano, strutto o olio di oliva, bicarbonato o lievito, sale e acqua. A differenza dei pani sopracitati, la ricetta tradizionale prevede che venga cotta su un disco di terracotta detta teglia (tègia in dialetto romagnolo), anche se oggi viene usata la più comune piastra di metallo o su lastra di pietra refrattaria.

A prescindere dai propri gusti quindi si può scegliere il pane ideale per la propria cucina, e portare un pezzo d’Italia nella propria cucina!

Redazione:
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