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Le regole del blackjack: scopriamo quali sono quelle base

Nel corso degli ultimi tempi è protagonista di uno trend più positivi nel gioco online. stiamo parlando del blackjack, che in realtà è uno dei giochi di carte più amato e apprezzato di sempre. Anzi, a dire la verità bisogna considerarlo come il gioco da casinò maggiormente diffuso di tutti i tempi, insieme a poker e roulette, come si può facilmente scoprire sulla piattaforma www.jackpot.it.

In questo gioco, il giocatore non deve fare altro che scommettere contro il banco. Lo scopo primario è quello di riuscire a mettere le mani su un punteggio più alto in confronto a quello ottenuto dal banco, provando ad arrivare a 21, ma senza mai oltrepassare tale soglia. Da qui, quindi, questo gioco di carte è stato ribattezzato anche “21”. Tutti coloro che fanno un punteggio che supera tale limite “sballano”, come si dice in gergo, e perdono il match.

Le due carte consegnate al giocatore: chiedere una terza carta o stare?

La puntata deve essere inserita solamente una volta, nella fase primaria di ciascuna mano, in modo tale da poter ottenere in mano le carte. Ci sono, però, alcune eccezioni, come ad esempi in caso di split oppure di assicurazione. A ciascuna giocatore, quindi, vengono date all’inizio solo ed esclusivamente due carte, mentre sarà poi la decisione del player stesso quella di chiederne delle altre, oppure di fermarsi con le carte che ha in mano.

Una delle regole base da conoscere per imparare a giocare a blackjack è sicuramente quella relativa al valore delle carte. In questo gioco, infatti, vengono usati fino a otto mazzi normali da 52 carte ognuno, che vengono combinati insieme. Sia il seme che il colore delle carte non sono fondamentali, dal momento che l’unico aspetto di cui si tiene conto è il valore numerico.

Ogni figura vale 10, mentre gli assi possono valere 1 o 11. Tutte quelle mani che sono caratterizzate dalla presenza di una carta che presenta un valore pari a 10 e un asso viene ribattezzata blackjack e ha un valore complessivo pari a 21.

Il valore dell’asso, però, è a discrezione solamente del giocatore, che può decidere se optare per un valore pari a 1 oppure a 11. È chiaro che se una mano è formata da un asso e da un 8, è necessario ritenerlo un 11. In una mano caratterizzata dalla presenza di un asso e un 6, invece, è meglio considerarlo come se fosse un 1, in modo tale da effettuare la richiesta di un’ulteriore carta alla casa.

Nella maggior parte dei casi, le puntate vincenti in questo gioco vengono pagate 1:1. Quindi, nel caso in cui la somma scommessa da parte di un giocatore sia pari a 10 euro, allora il giocatore viene pagato 20 euro, in modo tale da coprire la scommessa che è stata effettuata e ottenere un utile come vincita pari a ben 10 euro.

Qualora, invece, la partita finisse in pareggio, che si verifica quando il banco e il giocatore hanno il medesimo punteggio, anche nel caso in cui sia pari a 21, ecco che il giocatore ottiene semplicemente la restituzione della somma che era stata oggetto della puntata.

La puntata del giocatore deve essere piazzata sul tavolo prima dell’inizio del match. Sia banco che giocatore ottengono due carte, con la differenza che quelle del giocatore sono entrambe scoperte, mentre una delle due del banco è coperta, in maniera tale che il player possa fare solo delle ipotesi su quale punteggio possa raggiungere il banco.

Il giocatore, quindi, può decidere di stare oppure di chiedere una terza carta, il cui valore va ad aggiungersi alla soma delle prime due. È importante che il totale delle carte non vada oltre il valore di 21, altrimenti il banco avrà vinto la partita. Si decide di stare quando il rischio di prendere una carta che farebbe sballare il punteggio è troppo alto.

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