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    Categories: Economia

Estonia: aprire una start up e investire conviene?

Siamo sul Mar Baltico, in una Repubblica giovane, nata in realtà come Stato indipendente solo dopo la caduta dell’Impero Sovietico; interessante per gli investimenti, è un Paese tra i più avanzati sul piano della digitalizzazione.

Opportunità nelle telecomunicazioni

Le Repubbliche Baltiche, già facenti parte dell’Unione Sovietica, dopo la caduta del Regime Sovietico, hanno ottenuto l’indipendenza e da allora hanno avviato importanti programmi di sviluppo nei quali la contiguità con la Russia determina ancora un rapporto commerciale privilegiato con quest’ultima.

L’ingresso nell’UE, sebbene ancora non nell’area Euro, ha consentito l’apertura dei mercati verso ovest, dando un significativo impulso al loro sviluppo, anche come elemento di transito di commercio di Paesi occidentali verso la Russia.

Tra le Repubbliche Baltiche volgiamo l’attenzione oggi verso l’Estonia, un Paese piccolo ma che ha saputo darsi un importante sviluppo, divenendo in breve uno dei Paesi più avanzati nell’applicazione di soluzioni IP.

Lo sviluppo nelle telecomunicazioni

L’Estonia ha operato, e continua a farlo, un importante programma di investimenti infrastrutturali nel campo delle telecomunicazioni avviando, fin dagli anni ’90 uno sviluppo del sistema di gestione digitalizzata della Pubblica Amministrazione che ha reso la burocrazia particolarmente snella, anche affiancata da un vasto programma di riforme atte a snellire sempre di più le procedure per gli investimenti anche esteri.

Un importante passo avanti si è realizzato dal dicembre 2014, da quando, cioè, anche i cittadini non Residenti possono ottenere la Residenza elettronica che apre le porte all’accesso a tutti i servizi e di avviare e gestire un’attività in Estonia dall’Estero, anche senza la necessità di trasferirsi fisicamente nel Paese.

La Forza lavoro in Estonia

I lavoratori estoni hanno un livello di istruzione elevata, sono moltissimi i Laureati, con una media tra le più alte in Europa; per questo non è difficile trovare maestranze anche di alta professionalità, evitando di portare figure di alta qualifica dal Paese di origine dell’Impresa.

Gli stipendi medi sono, peraltro, decisamente inferiori a quelli italiani, in costo complessivo del lavoro è molto ridotto e questo costituisce un indubbio vantaggio per gli imprenditori che intendono investire in Estonia. Il 60% della popolazione Estone parla l’inglese.

Il Sistema fiscale estone

Il sistema fiscale dell’Estonia è favorevole, l’aliquota sui redditi delle persone fisiche è del 20% mentre non sono previste tassazioni sui redditi di Impresa se non sui dividendi nel momento in cui questi vengono erogati, con un’aliquota del 25%.

Per il Datore di lavoro esistono degli oneri sociali che ammontano complessivamente al 33%, di cui il 20% per il fondo previdenziale e il 13% per l’assistenza Sanitaria. Oltre a questo è previsto un  contributo per il Fondo di disoccupazione pari allo 0,8%.

Indici sulla facilità di investimento

L’Estonia gode di una notevole stabilità politica anche grazie alle assicurazioni sulla stabilità Istituzionale manifestata dal Leader di partito di centro che ha assunto il potere nel 2016 dopo un decennio di potere del Partito della Riforma, stabilità garantita attraverso una coalizione di ampie intese.

Un importante indice internazionale fornisce la valutazione della libertà e facilità di investimento nei vari Paesi, un elenco di 180 Nazioni in tutto il mondo, per l’Estonia è riservato da questo indice uno dei posti più in alto nella classifica. La Banca Mondiale analizza la regolamentazione d’Impresa nei ari Paesi e su una lista di 190 Nazioni mondiali l’Estonia è collocata al 12° posto.

Per tutto quanto esposto, per il costo del lavoro, la collocazione geografica interessante sia verso la Russia che verso la Scandinavia e l’ovest, per il regime fiscale, per il grado di istruzione della sua popolazione, l’Estonia si può considerare un Paese interessante e favorevole per gli investimenti esteri anche da parte di chi intende intraprendere un’iniziativa imprenditoriale senza la necessità di un trasferimento fisico nel Paese.

Redazione:
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