Vivere a lungo? La natura aiuta ad allontanare le malattie delle donne vivendo in campagna

Hai sempre sognato di vivere in campagna, in mezzo al verde e lontano dallo smog delle città? Problemi con malattie respiratorie e allergie varie? Vuoi vivere sano e senza problemi fino alla vecchiaia? Allontanare malattie ed avere la vita lunga? Gli studiosi americani hanno fatto uno studio su 100mila donne che vivono una parte in città e l’altra parte in mezzo al verde in campagna. I risultati sono stati molto interessanti, le donne che vivono in campagna hanno meno malattie e un tasso di mortalità più basse di quelle che vivono in città.

Lo studio sull’elisir di lunga vita è stato realizzato al T.H. Chan School of Public Health di Harvard e le donne che vivono in mezzo al verde vivono più a lungo di quelle che vivono in ville e in centro città in mezzo allo smog quotidiano. L’indice di mortalità tra i gruppi delle donne ha una differenza del 12%.

Purtroppo o per fortuna alcune volte, vivere in città ha i suoi pro e i contro , a partire dal posto di lavoro, la scuola dei figli e dalla comodità di avere quasi tutto a portata di mano.  Il tasso di malattie respiratorie nei gruppi sotto studio ha rivelato che le donne che vivono in mezzo ai pratti hanno il 34% in meno malattie respiratorie che le donne che vivono in città.

Lo studio condotto al T.H. Chan School of Public Health di Harvard reso noto dalle dichiarazioni di Peter James il quale dice: “Sappiamo che piantare vegetazione aiuta l’ambiente e mitiga il cambiamento climatico. Il nostro studio suggerisce che ci sia un altro beneficio in grado di dare un’ulteriore spinta ai politici per creare ambienti più sani“.

Questo studio ha sorpreso un po tutti e potrebbe fare cambiare abitudini a tante persone e come si esprime sempre Peter James: “Siamo rimasti sorpresi nel riscontrare una relazione così forte tra esposizione al verde e minor tasso di mortalità. Siamo stati ancor più sorpresi dalla prova che un’ampia parte dei benefici dati dall’alta presenza di vegetazione siano collegati con una migliore salute mentale, misurata attraverso livelli più bassi di depressione“.