Torino, furto record da 7 milioni di euro in una villa: arrestate due donne amiche della proprietaria

E’ svolta nelle indagini relative al colpo da 7 milioni di euro messo a segno nei mesi scorsi in un appartamento sito in via Giolitti, in pieno centro a Torino. La polizia nella giornata di oggi ha arrestato ben quattro persone, ovvero due uomini e due donne; sarebbero finiti in manette nello specifico Denis Jovanovic di 40 anni di origini serba, Sylvie Aurora Lanza di 41 anni di Moncalieri, Maddalena Rizzi di 63 anni originaria di Torino e Zef Zefi di 41 anni. Gli arresti sarebbero stati effettuati nell’ambito dell‘operazione rinominata Samsara, nome preso dal nome del negozio di abbigliamento di cui le donne arrestate risultano titolari. Proprio dai negozi siti tra la Via Rocca e la Via Giolitti, le due donne controllavano i movimenti del palazzo nobiliare sito sui giardini di Piazza Maria Teresa; le due donne, da quanto emerso sarebbero riuscite nel giro di poco tempo ad accattivarsi l’amicizia di una delle cameriere della villa, riuscendo così a conoscere i movimenti della vittima, per poi effettuare il colpo.

Secondo quanto riferito dagli uomini della Polstato, gli arrestati misero a punto un furto davvero in modo minuzioso; nello specifico attesero che la proprietaria dell’appartamento, ovvero una ricca ereditiera di 62 anni andasse in vacanza per poter svaligiare la villa e portarsi via ben sette milioni di euro tra contanti, gioielli e tantissimi pezzi di antiquariato. Tra questi, pezzi unici, realizzati su disegni originali per alcuni membri della famiglia, facoltosi imprenditori dell’industria del legname.Il furto risale a circa sei mesi fa,ma ci sono voluti parecchi mesi affinché le indagini coordinate dal Pm Andrea Paladino arrivassero a questo punto, ovvero alla decisione di eseguire quattro misure cautelari.Le indagini sarebbero partite dal fotogramma di una telecamera che per brevi istanti ha catturato il volto di uno dei ladri e grazie allo studio dei visi sono riusciti a ricostruirne l’identità.

Le due donne erano riuscite a rubare le chiavi di casa della villa, con le quali molto facilmente i malviventi riuscirono ad effettuare il furto.Grazie all’amicizia che le due donne avrebbero intrattenuto con la ricca torinese, i quattro malviventi non hanno avuto grossi problemi nel mettere a punto il colpo, perchè riuscivano ad avere sempre notizie molto dettagliate della vita dell’anziana signora riferendo tutto ai complici; le due donne, inoltre, conoscevano anche particolari molto importanti sulla struttura della casa della vittima, oltre che le sue abitudini, ed il luogo dove era custodita la cassaforte. Secondo quanto riferito dagli inquirenti le due donne spesso si erano introdotte nell’abitazione dell’anziana signora con la scusa di farle provare degli abiti e nelle varie occasioni avevano avuto modo di studiare gli ambienti e le abitudini.Incredula la vittima, la quale ha riferito agli inquirenti di non aver mai sospettato delle due donne che la stessa considerava “amiche”.