Sanità italiana a rischio, troppo cara e troppe attese

L’OMS certificava la sanità italiana come secondo sistema sanitario al mondo, ora invece, siamo a livelli di emergenza. Il sistema sanitario non solo fa acqua da tutte le parti, ma sta affondando, secondo i nuovi dati e la negligenza dei pazienti.

E’ vero, i tagli sono la ragione per cui non ci sono risorse omogenee e i pazienti preferiscono rinunciare direttamente alle cure, visto che i ticket, di conseguenza, sono diventati troppo cari e le liste di attesa sono più che infinite. Aspettativa di vita e tagli hanno una relazione a dir poco indelebile, resa catastrofica se si parla di vaccinazioni e prevenzione. Secondo i dati, siamo diventati l’ultimo Paese che si preoccupa di fare prevenzione. Screening oncologici e vaccinazioni sono poco diffusi, anzi, a dirla tutta, sono diffusi a macchia di leopardo: alcune Regioni hanno instaurato un programma basato su scadenze precise, altre invece non menzionano neanche la possibilità di effettuare questi servizi gratuitamente. E questo è deleterio per le donne, le più colpite dal male, ma le stesse donne rifiutano di vaccinare i figli contro tetano, poliomielite, difterite ed epatite B, mentre gli anziani non vogliono vaccinarsi contro l’influenza.

Inoltre, le cose peggiorano se si guarda la cifa pro capite per tutta l’assistenza sanitaria. 1817 Euro a testa, praticamente nulla in confronto con Germania e altri Paesi. Qualcosa si sta facendo per la salute: pur continuando ad ingrassare, i nostri figli sono a dieta, visto che i bambini obesi sono in diminuzione.