Nuova tassa di soggiorno by Dario Franceschini, niente più stelle

Tra i talenti di Matteo Renzi e della sua squadra di governo si può annoverare anche quello di stangatore di turisti, con la complicità di Dario Franceschini, il ministro per i Beni Culturali. L’occasione è stata data al convegno Airbnb a Roma e in occasione dell’intervento del ministro che elogiava appunto Airbnb e le piattaforme digitali nel settore, ecco la bomba: verrà cambiata la tassa di soggiorno.

Ormai le stelle non contano più, meglio quindi affidarsi al web e calcolare l’onere da pagare in base al costo della camera. Le intenzioni appunto sarebbero quelle di impostare un sistema comune, ossia in base a quanto costa la stanza, estrapolare una percentuale da destinare come tassa di soggiorno. L’unica cosa giusta è appunto adottare un sistema comune da Regione a Regione, visto che ognuno fa come vuole, e sarebbe più giusto pagare alla fine del soggiorno, e non come avviene ora pagare la cifra in anticipo e separatamente, magari pure in contanti perché gli albergatori non sanno come metterla in contabilità.

Effettivamente, con l’entrata in vigore della tassa di soggiorno in Italia gli albergatori hanno fatto come hanno voluto, sarebbe bene avere un metodo di conteggio e modalità comuni, magari anche favorendo strumenti come carta di credito e bonifico bancario, ottimi strumenti di lotta all’evasione. Si spera che almeno questi soldi servano per favorire cultura e turismo piuttosto che spenderli per cose inutili.