Labrador cuccioli, come migliorare il rapporto cane e uomo

Il solo fatto di avere un cane non significa certo gestirlo in maniera corretta: è utile capire cosa migliorare nel rapporto con l’uomo ed eventuali altri cani, soprattutto per quanto riguarda i cuccioli di labrador.

Addestrare Labrador, cosa bisogna sapere

I Labrador cuccioli sono veramente un amore, così piccoli e con quell’espressione dolce da riempirli di baci. Abbiamo chiesto un parere a chi di cuccioli di labrador se ne intende ed è un’autorità del settore , l’azienda di allevamento di labrador Mylabrador.it .

Esiste una finestra temporale da rispettare per il passaggio dal branco canino alla famiglia umana. Si tratta di 10 settimane. Succede sempre più spesso che i cani cuccioli vengano allontanati dalla loro mamma e dai loro fratelli in 60 giorni, addirittura a volte anche in 30 giorni. Questo può stressare l’animale, il quale può crescere in condizioni psicofisiche molto debilitanti. L’ambiente naturale per un labrador appena nato è il suo branco. Sarebbe impensabile separare un animale selvatico piccolo dal branco, a meno che sia proprio il branco ad allontanarlo perché malato o per altri motivi.

Per un cucciolo di Labrador, ma anche per ogni esemplare animale, il distacco dalla mamma deve avvenire tra i 70 e gli 80 giorni. Solo dopo aver completato lo svezzamento si può cercare di introdurre il cagnolino in un altro territorio a lui sconosciuto, ma in maniera graduale. Il cucciolo potrebbe restarne turbato e angosciato inizialmente. Certamente, anche noi umani ci sentiamo spaesati quando ci mancano i nostri punti di riferimento. Unica situazione in cui questa transizione può anche essere indolore è quando nascono in casa, quindi riconoscono la madre e noi umani come sua famiglia, unitamente ad altri animali adulti presenti, grazie all’imprinting.

Cucciolo di Labrador, come educarlo

Una volta portato a casa, è fondamentale che il cagnolino inizi ad esplorare il suo nuovo ambiente per integrarsi nel suo nuovo branco. Basteranno due o tre giorni, dopodiché si potranno iniziare ad applicare le regole, le quali sono un principio di educazione.  La razza Labrador è molto intelligente ed è famosa per apprendere velocemente. Inizialmente, il cucciolo tenderà a mettere alla prova l’umano, sfidando la sua autorità e pazienza. Sta al padrone prendere il controllo e dimostrare di essere il capo branco, senza cedere.

Per iniziare, il Labrador Retriever deve capire che non gli è permesso fare qualsiasi cosa in casa, ma guai ad essere troppo duri o violenti. Le regole sono fatte per rispettarle, ma ugualmente a un bambino, bisogna dare al cane il tempo di assimilarle. Inoltre, il Labrador non ragionerà mai come un essere umano, perciò bisogna avere ulteriore pazienza. Un clima di troppa tolleranza indurrà il Labrador a ribellarsi al padrone e a mettere in dubbio la sua stessa autorità, mentre troppa durezza sarà negativa per il cane, il quale inizierà ad avere paura della sua nuova famiglia e a non fidarsi degli umani.

Essendo il carattere Labrador molto docile, è una razza adatta anche per tenere compagnia ai bambini grandicelli. Nella sua mente si imprimono tutti gli insegnamenti. Se riceverà affetto, darà il doppio dell’affetto.

Addestramento Labrador Retriever

Il proprietario di un Labrador non ha sempre ragione, egli si deve rimettere sempre in discussione non mostrarsi mai né troppo arrendevole o indifferente, altrimenti il cucciolo sarà spiazzato. La mente di un cane è come una chiavetta USB vuota, pronta però ad accogliere dati e file. Per questo motivo esistono gli addestratori professionisti, i quali potranno aiutare i padroni a contenere le estrosità del loro amato amico a quattro zampe. Quando un Labrador rimane da solo può soffrire molto, perché non la vede come una situazione normale. Insegnargli che questa è una condizione momentanea, magari associando dei comandi e abituandolo alla propria assenza in maniera graduale con parole e giochini, il cagnolino si occuperà delle sue cose, senza distruggere il divano o abbaiare disperato. Anche lui ha bisogno dei suoi spazi, pertanto meglio non stargli troppo addosso, altrimenti diventerebbe ansioso.