Il Tesoro ha collocato titoli per 8,5 miliardi

Una buona notizia e una meno per l’economia italiana: il Tesoro ha collocato tutti i Btp con varie scadenze; 2,75 miliardi per i titoli a scadenza triennale sono stati collocati totalmente, altri 2,5 Miliardi sono entrati nelle casse dello Stato per le scadenze a 7 anni mentre 2,25 miliardi arrivano dai titoli a lungo termine, quelli a scadenza trentennale.

Dunque, lo Stato ha collocato il massimo che poteva in termini di offerta di Titoli previsti ma ora arriva il lato negativo della notizia: per collocare i suoi Titoli lo Stato ha dovuto aumentare i rendimenti che sono stati dello 0,25 per i triennali e con significativi maggiori aumenti della cedola per le scadenze superiori.

Perché questo è negativo? Semplicemente perché se uno Stato deve aumentare i tassi per collocare i titoli, questo significa una debolezza della sua economia, una scarsa fiducia nella sua capacità di far fronte agli impegni e questo non va bene per nulla. In questo quadro oggi si registra comunque una riduzione dello Spread che si attesta a quota 191, in live ma significativa flessione rispetto alla quota della settimana scorsa che ha visto lo stesso superare la soglia di 200.