Forex trading online tra strategie consolidate ed informazioni price sensitive

 Nelle prime settimane del 2017 il Dow Jones, l’indice azionario americano delle Bluce Chips, ha toccato i nuovi massimi storici con gli investitori che hanno scommesso sul fatto che le politiche economiche di Trump contribuiranno a dare slancio alla crescita negli Stati Uniti. Ed allora, il 2017 sarà l’anno dell’azionario oppure è meglio magari continuare a puntare su mercati come il Forex?

Al riguardo, leggi la recensione di Markets.com su Blogfinanza.com per capire come in realtà per guadagnare sui mercati ad essere determinante, tra l’altro, sia la strategia unitamente a tanti altri fattori che fanno la differenza tra un trader di successo ed un investitore che invece è destinato a rinunciare in breve tempo, purtroppo, al trading online.

Nel dettaglio, la strategia è importante insieme alla scelta del broker, alla formazione ed all’informazione. Per esempio, in che modo Donald Trump intende cambiare volto agli Stati Uniti? Il Presidente USA ritiene che il dollaro attualmente sia troppo forte oppure troppo debole?

Ebbene, se non si ha la risposta a queste domande significa investire sul Forex praticamente ad occhi chiusi, il che comporta grossi rischi in quanto le scelte di investimento non sono pienamente consapevoli proprio perché non è chiaro il rapporto tra la politica USA, l’economia a stelle e strisce ed il dollaro. La stessa cosa può dirsi per l’euro considerando ad esempio il non essere informati su quelle che sono le attuali politiche monetarie convenzionali e non convenzionali adottate dalla Bce, la Banca centrale europea attualmente guidata da Mario Draghi.

In altre parole, investire sul Forex come sull’azionario, avendo una strategia consolidata e collaudata, è importante ma è solo la condizione necessaria visto che è necessario anche che le scelte devono essere pure basate sulle notizie che arrivano dai mercati, ed in particolare su quelle cosiddette sensitive che di norma quando escono portano poi a far registrare dei picchi di volatilità.

Ci sono quindi tanti elementi da tenere a mente, di conseguenza, per chi vuole aprire posizioni su cross come l’euro/dollaro, così come bisogna fare attenzione a cosa sta succedendo, ed a cosa potrà accadere, se per esempio si vuole invece puntare sulla sterlina. La valuta britannica, da qui ai prossimi mesi, infatti, non potrà non risentire dei negoziati sulla cosiddetta Brexit, ovverosia sull’uscita del Regno Unito dal mercato unico europeo.

Un altro driver evergreen che influenza il mercato Forex è inoltre rappresentato dal costo del denaro e quindi, per quel che riguarda l’euro, dalle politiche monetarie della Banca centrale europea. E lo stesso dicasi, per il dollaro, per la Federal Reserve, e per la Banca d’Inghilterra riguardo all’andamento attuale e prospettico della sterlina sui mercati valutari.

Per esempio, se la Fed alza i tassi mentre la Bce e la Banca d’Inghilterra li mantengono invariati, allora il dollaro tenderà ad apprezzarsi rispetto all’euro ed alla sterlina inglese. Le banche centrali in genere alzano i tassi quando l’economia cresce in maniera robusta e contestualmente si registra anche un elevato tasso di occupazione che spinge in alto i consumi.