Baghdad, dichiarato lo stato di emergenza

E’ stato di emergenza a Baghdad dopo che un centinaio di persone, sostenitori del leader sciita Moqtada al Sadr, sono piombati nella Zona Verde fortificata nel centro della città. Alcuni dimostranti sono penetrati in Parlamento. La fonte della notizia è l’emittente araba Al Arabiya: il motivo di questo gesto a Baghdad è la protesta contro il rinvio di una sessione parlamentare dove sovevano essere votati i nuovi incarichi assegnati a nuovi ministri proposti dal premier Haidar al Abadi, in occasione di un rimpasto di governo.

La situazione è precipitata anche a seguito dell’attentato che ha provocato 21 morti: i manifestanti non chiedono altro, dice un loro portavoce, che siano attuate riforme concretee anche che il Parlamento si impegni per la lotta alal corruzione, un cancro che attraversa tutti i settori a Baghdad.

Nel frattempo, nella vicina Siria, i bombardamenti aerei continuano ad Aleppo, provocando finora 250 morti non stante dal 27 febbraio si è intimato la cessazione delle ostilità. Si è preoccupati per la situazione a Baghdad in quanto si vuole attuare un  piano concreto di lotta contro l’ISIS, ma questa irruzione ha spinto i ministri a sospendere i lavori e a dichiarare lo stato di emergenza.