Assicurazioni professionali: premi troppo alti, i neolaureati rinunciano alla specializzazione

Dalla Sanità italiana arriva un allarme: le iscrizioni alle Scuole di specializzazione sono in pesante calo, specialmente per quanto riguarda Ortopedia e Ginecologia. La causa pare risalire ai costi particolarmente elevati dell’assicurazione professionale il cui costo è insostenibile per i medici alle prime armi, che quindi non hanno redditi così elevati come i loro colleghi più anziani ed esperti. Un medico specializzato, ad esempio in ortopedia, appena uscito dalla Scuola, deve pagare un premio annuo per l’assicurazione professionale di circa 25 mila Euro, praticamente una gran parte del suo reddito annuo.

Per questo motivo i neolaureati in medicina dirottano il loro percorso di studi specialistici verso altri rami della medicina che li espongono a minori rischi di denunce da parte dei pazienti; il risultato è il crollo di iscrizioni nelle specializzazioni più a rischio.

Cosa accadrà nel futuro è facile da immaginare: ci sarà una carenza di specializzati che comporterà disservizi nella Sanità, primo tra tutti l’allungamento delle liste d’attesa per le visite, ma anche turni di servizio più lunghi in ospedale con il rischio di maggiore stress e calo di concentrazione, che esporrà i medici al rischio di maggiori errori.

L’aumento smisurato delle polizze è da riferirsi all’aumento dei ricorsi alla magistratura per presunti errori medici: sono passati da poco più di 9 mila all’anno del 2006 ai 30 mila del 2013. Viene però, il dubbio che le assicurazioni giochino anche un po’ sui dati per aumentare a dismisura gli incassi.