Arriva il conto dall’UE: 3,4 miliardi di Euro

Negli ultimi tempi siamo stati con la mente impegnata a pensare al referendum, alle dimissioni di Renzi, all’insediamento del Governo Gentiloni, alla Legge elettorale e alle tante vicende politiche interne ed internazionali e ci eravamo forse un po’ scordati che l’UE continuava il suo lavoro di analisi della Legge di Bilancio, sebbene a ritmi volutamente rallentati per consentire al nostro Paese di riprendersi dalle vicende interne.

I nodi arrivano al pettine, però, prima o poi. Ora arriva dall’EU la tegola che molti temevano e si aspettavano: L’Italia deve provvedere ad una manovra aggiuntiva pari allo 0,2% del Pil, 3,4 miliardi. E’ eccessivo il debito Pubblico italiano e ora l’UE ci richiede un intervento, quello che a Bruxelles viene chiamato “il conto di Renzi”.

Anche se Renzi non è più capo del Governo, spetta a chi ora siede al tavolo pagare il conto ma a prescindere dal nome di chi siede sulla poltrona di Premier, il conto lo pagheranno tutti i contribuenti e saranno dolori. Bonus, aumenti, soldi distribuiti a pioggia possono far piacere ma se poi quello che entra dalla porta deve uscire dalla finestra, allora è veramente inutile.