9 maggio 1979, anniversario della morte di Aldo Moro e vittime di terrorismo

Gli italiani non potranno mai scordare il 9 maggio di 38 anni fa, quando il corpo di Aldo Moro venne trovato riverso in un cofano di una Renault 4 rubata, dopo ben 55 giorni di prigionia. Rapito il 16 marzo 1978, in Via Fani, da un commando della Brigate Rosse che uccisero i cinque agenti della scorta e prelevarono il presidente democristiano. L’auto con i poveri resti di Aldo Moro fu abbandonata volutamente in centro, tra la sede nazionale della Democrazia Cristiana, e il quartier generale del Partito Comunista Italiano. Un vero e proprio attacco allo Stato.

A ricordare il sacrificio di Aldo Moro, ma anche di tutte le vittime di terrorismo, senza distinzione di colore o altro. Le massime cariche dello Stato si sono riunite ieri per questa ricorrenza: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato a Torrita Tiberina, sede della tomba di Aldo Moro, mentre il presidente del Senato Pietro Grasso ha parlato agli studenti di Mola di Bari, ricordando anche Peppino Impastato, il giornalista ucciso dalla mafia.

Anche Laura Boldrini, presidente della Camera, ha omaggiato le vittime, ricordando come l’Italia abbia superato la violenza degli anni di piombo e del nazifascismo ed è riuscita ad uscirne difendendo sempre la democrazia, cosa da fare oggi nei confronti del terrorismo islamico.