700 moschee in Italia in faida per l’8×1000

Si parla moltissimo, con polemica, dell’8×1000 da destinare alla Chiesa Cattolica, ma tra le alternative, sappiate che si può donare anche alle moschee italiane. O meglio, alle 700 moschee presenti sul territorio italiano. Magari di fronte casa ne avete una e non lo sapete.

Vediamo di fare chiarezza: più che moschee bisogna chiamarli luoghi di preghiera, in quanto i luoghi di culto ufficiali sono sei a Segrate, Ravenna, Roma, Catania, Colle Val d’Elsa e Palermo (La Grande Moschea di Roma è l’unica riconosciuta dallo Stato). E’ naturale, visto che secondo gli ultimi dati in Italia ci sono più di 1600mila musulmani, tra cui quelli italiani (70mila italiani convertiti e 80mila stranieri naturalizzati). E come in tutte le chiese, adesso è ora di fare i conti, ovvero, di richiedere l’8×1000, anche se sono garage, ex negozi o scantinati, addirittura capannoni adibiti a luoghi di preghiera.

E’ qui che sta l’inghippo: un vuoto legislativo che non permette di avere un luogo dove pregare e beneficiare dell’8×1000, una specie di faida interna che si sta combattendo per avere l’egemonia nell’Islam italiano. L’unica è istituire delle associazioni e richiedere almeno il 5×1000 e le associazioni più in vista, Ucoii, Coreis e Confederazione,  sono in prima fila come affiliazione della minoranza delle moschee. Oppure, farsi finanziare da esterni, come gli sceicchi del Golfo, ma essi pagano per mantenere le tradizioni, non certo per far nascere un Islam integrato col modello occidentale.